Ogni anno, nell’Unione Europea, oltre 1,29 milioni di persone rimangono ferite in incidenti stradali, e circa 141mila riportano lesioni gravi. Tuttavia, secondo l’ultimo rapporto dell’ETSC (European Transport Safety Council), queste cifre sono molto probabilmente inferiori alla realtà.
Molti incidenti, soprattutto quelli che coinvolgono ciclisti o pedoni e non richiedono l’intervento della polizia, non vengono nemmeno registrati. Di conseguenza, una grande parte del carico umano, sociale ed economico causato dagli incidenti stradali rimane invisibile nelle statistiche ufficiali.
Il rapporto evidenzia come molti infortuni abbiano conseguenze permanenti sulla vita delle persone, ma il sistema attuale di raccolta dati, basato principalmente sulle segnalazioni della polizia, non restituisce un quadro completo. L’Unione Europea sta lavorando a un sistema di rilevazione più accurato, collegando dati ospedalieri, assicurativi e di polizia, ma restano ampie differenze tra i Paesi membri.
Chi sono le vittime più colpite?
– I ciclisti rappresentano il 25% dei feriti gravi, superando di gran lunga la quota di decessi (10%) tra gli stessi.
– Il 57% dei feriti gravi appartiene alla categoria degli utenti vulnerabili (pedoni, ciclisti e motociclisti).
– Il 66% dei feriti gravi è di sesso maschile, con punte dell’81% in Grecia.
– In confronto, il 78% delle vittime mortali è uomo.
Un dato interessante è il calo dei feriti gravi tra i giovani (18-24 anni) tra il 2013 e il 2023, mentre sono aumentati tra i 54 e i 70 anni, segnalando un cambio nel profilo delle vittime più fragili.
Obiettivo 2030 ancora lontano
Nonostante i progressi, l’UE è in ritardo sull’obiettivo di ridurre del 50% il numero di morti e feriti gravi entro il 2030: tra il 2013 e il 2023, i decessi sono calati del 16%, ma i feriti gravi solo del 13%.
Il report ETSC ribadisce l’importanza del modello “Safe System”, che punta su sei aree strategiche per migliorare la sicurezza stradale:
1. Governance efficace e trasparente
2. Limiti di velocità adeguati
3. Infrastrutture sicure
4. Veicoli con tecnologie di sicurezza avanzate
5. Comportamenti responsabili degli utenti
6. Assistenza post-incidente rapida ed efficiente
Fonte: Assinews