Dopo tre anni di difficoltà, il Termometro Altroconsumo 2024 registra un miglioramento nella capacità delle famiglie italiane di affrontare le spese quotidiane, con un indice pari a 49 (+3,9 punti rispetto al 2023). Tuttavia, persistono difficoltà soprattutto nei costi per abitazione e salute.
Principali evidenze:
– Miglioramento generale: Diminuisce la quota di famiglie in forte pressione economica (dal 19% al 16%) e aumenta quella di chi non ha avuto difficoltà (29%, +3 punti percentuali).
– Persistenza delle difficoltà di risparmio: Il 70% delle famiglie fatica a mettere da parte denaro, con oltre un terzo che trova impossibile farlo.
– Aree di spesa critiche: Le maggiori difficoltà riguardano costi legati all’auto (57%), cure dentistiche (55%), visite mediche (52%) e bollette (46%). La crescente crisi del Sistema Sanitario Nazionale spinge sempre più italiani verso la sanita privata, aumentando le disparità di accesso alle cure.
– Disparità geografiche: Il Nord si conferma più stabile economicamente, con il miglioramento più significativo nel Centro Italia (+5,5 punti). Le regioni con maggiore capacità di spesa sono Trentino-Alto Adige, Lombardia e Liguria.
– Influenza dell’istruzione: Le famiglie con almeno un laureato affrontano meglio le spese. Tuttavia, l’Italia resta indietro rispetto alla media UE per quota di giovani laureati (30,6% contro 43,1%).
– Previsioni per il 2025: Cresce il pessimismo: il 32% delle famiglie prevede maggiori difficoltà economiche, mentre solo il 18% crede in un miglioramento.
Confronto europeo: L’Italia, con un indice di 49, supera la Spagna (47,4) e si avvicina al Belgio (55,2). Tuttavia, resta tra i Paesi con più famiglie in forte pressione economica (16%) e maggiori difficoltà nel sostenere le spese sanitarie. Nonostante il miglioramento generale, il quadro evidenzia una situazione ancora fragile, con differenze territoriali e sociali marcate e una capacità di risparmio ancora limitata.
Fonti: Assinews