Una recente ricerca promossa da Changes Unipol delinea le dimensioni del fenomeno: dal furto d’identità alla clonazione della carta di credito. Vittime soprattutto i giovani.
Sono circa 10 milioni gli italiani che hanno subito una violazione digitale, personalmente o ai danni di un membro della propria famiglia: è quanto è emerso da una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, che ha analizzato percezione, rischi, esperienze personali e misure adottate dagli italiani sul tema Cyber Risk.
Le violazioni digitali coinvolgono soprattutto i giovani (32% delle persona tra 16 e 26 anni) e si verificano in maniera uniforme su tutto il territorio italiano. Tra coloro che ne sono stati vittima, i più esposti risultano essere coloro che utilizzano i Social network con una frequenza medio-elevata (36%), seguiti da persone classificabili come “esperti nel digitale” (28%) e “non esperti” (15%).
Un dato che colpisce è la percezione del rischio: ben il 53% degli italiani si sente esposto alle violazioni digitali, in particolare il furto di identità e la clonazione della carta di credito. Cresce quindi anche tra gli italiani la percezione del rischio cyber e la necessità di tutelarsi, anche se allo stato attuale 1 italiano su 2 cerca di proteggersi solo con metodi fai-da-te.
Se condividi la preoccupazione per i rischi cui siamo esposti nel mondo digitale, sappi che in Roveda Assicurazioni abbiamo dei prodotti assicurativi per aziende e privati appositamente studiati per tutelarti dalle minacce presenti in rete.
Un esempio? Furto d’identità: azione in sede civile per ottenere il risarcimento dei danni subiti a seguito di furto d’identità digitale per fatti illeciti di terzi nonché, ove possibile, il ripristino della situazione relativa alla affidabilità creditizia antecedente il fatto. Attività di consulenza in sede penale finalizzata alla proposizione di querela da parte dell’assicurato.
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Fonte: ilgiornaleditalia.it