Andrea fa un incidente: con ragione, si direbbe, in quanto era il suo veicolo ad avere la precedenza. Ma siamo sicuri che non rischi nessun tipo di sanzione?
Non è così. Dobbiamo infatti considerare che, secondo il Codice della Strada, la precedenza non può essere considerato un “diritto assoluto”, ma una situazione di favore che deve comunque essere subordinata all’obbligo di prudenza, cui sono tenuti tutti i conducenti di veicoli. Come si traduce all’atto pratico?
- l’obbligo di ispezionare la strada costantemente, dove si procede o che si sta per impegnare;
- l’obbligo di mantenere sempre il controllo del veicolo;
- l’obbligo di prevedere tutte le situazioni di pericolo che la comune esperienza comprende, in modo da non costituire intralcio o pericolo per gli altri utenti della strada.
Ecco perché in caso di incidente stradale può essere sanzionato e può anche essere addebitata (almeno parte) della colpa anche a chi, come Andrea, pur avendo diritto di precedenza non ha messo in pratica tutti i comportamenti necessari a evitare il sinistro.
Parla chiaro a questo proposito l’art.145 del Codice della Strada, dedicato proprio alla precedenza: il primo comma è dedicato proprio al concetto di prudenza, prescrivendo sanzioni per tutti i conducenti che: “…approssimandosi ad una intersezione, non usino la massima prudenza al fine di evitare incidenti”.
Prudenza e attenzione sono dunque le prime norme per proteggere noi stessi e gli altri, quando siamo alla guida. Per tutelarci al meglio, è poi bene dotarsi di una polizza auto adeguata, della quale è bene verificare garanzie, massimali, presenza della tutela legale ecc.
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Riferimenti normativi: articoli dal 141 al 145 del Codice della Strada.
Fonti: responsabilecivile.it; unionepolizialocaleitaliana.it