Cibo, stile di vita, sport: la pandemia ha rilanciato la voglia di prendersi cura di sé. Sarà così anche per le assicurazioni sanitarie? Vediamo gli ultimi dati.
Non ci sono dubbi: gli ultimi due anni hanno portato la salute al centro delle vite di tutti. Il risultato? Una popolazione più attenta all’informazione e più esigente, che adotta comportamenti più salutari. Sono cambiate le priorità: al primo posto rimbalzano alimentazione, attività fisica, cura del corpo e della mente. Se, da una parte, la pandemia sembra avere instillato negli italiani la sensibilità a coprirsi dai rischi siglando polizze, dall’altra la componente della spesa sanitaria che gli italiani sostengono privatamente è alta e in costante aumento.
Secondo la ricerca Ania “AllontANIAmo i rischi rimANIAmo protetti – Edizione 2022”, cresce la spesa sanitaria a carico delle famiglie (che possono permetterselo). Circa 34 miliardi di euro l’anno vengono pagati dagli italiani per far fronte a cure e spese mediche: pesano il progressivo invecchiamento della popolazione e la spesa in tecnologia e prevenzione.
Appena poco più dell’8% di questi costi privati sono riconducibili alle assicurazioni e il 2,6% a fondi e casse sanitarie. Questa “radiografia” mette le persone di fronte alla scelta tra pagare, quando sono in condizioni di farlo, o – aspetto ancora più grave – rinunciare alle cure. In generale emerge che le persone tendono a preoccuparsi per la propria salute, ma la difficoltà psicologica di proiettarsi in situazioni gravi a volte è l’ostacolo da superare per arrivare ad avare una copertura sanitaria.
Eppure, l’assicurazione riveste un ruolo primario in un simile scenario e una polizza potrebbe rappresentare la soluzione. Contattaci per un preventivo: troveremo insieme la soluzione più adatta alle tue esigenze.
Fonti: allianz.it