Da poco approvato il Ddl su terza età e invecchiamento attivo. Vediamo quali sono le novità introdotte e le nuove prospettive.
Si torna a parlare di terza età e non autosufficienza a seguito dell’approvazione del cosiddetto DDL Anziani, il disegno di legge che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche a favore della categoria degli anziani non autosufficienti e realizza quanto previsto da uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Si tratta di un intervento che tratta un tema sociale urgente e molto sentito (ne avevamo parlato qui), visto che la cura degli anziani non autosufficienti grava molto, sia economicamente sia in termini di fatica, sulle famiglie: il costo medio di un badante è di circa € 16.000 annui e anche in presenza di un’assistente domestica l’85% degli italiani sottolinea che è comunque necessario un massiccio impegno dei familiari per coprire giorni di riposo, festivi, ferie e altro (fonte: assinews).
Il disegno di legge ha obiettivi molto ambiziosi e modifica in profondità gli attuali assetti organizzativi. Il provvedimento, infatti, prevede per gli anziani non autosufficienti dei punti unici di accesso per effettuare, in un’unica sede, la valutazione di un progetto assistenziale individuale con cui prevedere tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali a favore della persona anziana. Vengono poi promossi interventi per prevenire la fragilità, in collaborazione con le farmacie, così come anche il riconoscimento del diritto alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice e la previsione d’interventi a favore dei caregiver familiari. Saranno inoltre implementante misure a favore dell’invecchiamento attivo, in modo da evitare che la persona anziana non si senta esclusa, ma integrata nel tessuto sociale.
Nella speranza che il nuovo assetto previsto dalla legge sia realmente in grado di dare un maggiore supporto alle persone fragili e alle loro famiglie, chi è in cerca di una tutela in questo campo può valutare una copertura assicurativa che garantisca, in caso di mancata autosufficienza a seguito di infortunio o di malattia, una rendita vitalizia: si tratta delle polizze del ramo vita LTC (Long Term Care).
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fonti: sanita24.ilsole24ore.com, tg24.sky.it, assinews.it