Viaggi e Coronavirus: cosa sapere per i nostri spostamenti

Viaggi e Coronavirus: cosa sapere per i nostri spostamenti

Le possibilità di spostamento in questa Fase 3 non sono state ancora completamente ampliate, anche se con l’ultimo DPCM 14/7/2020 sono state introdotte alcune novità in materia di viaggi e spostamenti in Italia e da/per l’estero.

Viaggi in Italia

Per chi presenta sintomi febbrili e una temperatura corporea superiore ai 37.5° resta l’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio.

IN AUTO – Se lo spostamento avviene in auto e a bordo ci sono persone conviventi, non ci sono particolari limiti al numero di persone presenti nel veicolo. Se invece a bordo ci sono persone non conviventi, occorre indossare mascherina e far sì che nei sedili anteriori sia seduto solo il guidatore, mentre su quelli posteriori al massimo due passeggeri, seduti ai lati opposti e lasciando quindi libero il posto centrale.

IN TRENO – Con il nuovo DPCM cade l’obbligo sui treni di utilizzare i posti alternati, lasciando uno spazio vuoto tra un passeggero e l’altro.
Ma solo in 2 condizioni per i treni nazionali: in caso di sedili posizionati “in verticale” (quindi senza posizionamento “faccia a faccia” e l’affiancamento tra due persone); in caso ci sia un sistema di aerazione e ricircolo costante dell’aria (climatizzazione o apertura porte durante le fermate).
Per quanto riguarda i treni regionali, in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento/Bolzano, Liguria e Sicilia si può viaggiare anche in piedi.
In tutti i casi resta l’obbligo di rilevazione della temperatura corporea e di indossare sempre la mascherina.

IN AEREO – Previa rilevazione della temperatura corporea, i viaggiatori potranno occupare tutti i posti del mezzo indossando sempre la mascherina. È stata poi reintrodotta la possibilità di portare il trolley in cabina come bagaglio a mano.

Viaggi da/per l’estero

All’interno dell’Unione Europea gli spostamenti sono liberamente consentiti, anche per turismo. Lo stesso vale per gli Stati dell’area Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera) e in più Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano.

Per i paesi extra-UE l’ingresso è consentito solo per comprovate esigenze lavorative urgenti, motivi di salute e ragioni di studio. Resta invece libera la circolazione per Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia, Uruguay. Per chi entra in Italia da questi paesi è previsto sempre l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento domiciliare per 14 giorni.

È invece assolutamente vietato l’ingresso in Italia alle persone che, nei 14 giorni antecedenti, abbiano soggiornato o siano transitate per uno dei seguenti Paesi ritenuti a forte rischio: Armenia; Bahrein; Bangladesh; Brasile; Bosnia Erzegovina; Cile; Kosovo; Kuwait; Macedonia del Nord; Moldova; Montenegro; Oman; Panama; Perù; Repubblica Dominicana; Serbia. Il divieto non vale per i cittadini italiani ed europei e loro familiari, purché residenti in Italia.

Informati e protetti

Mantenersi aggiornati su tutte le novità e gli sviluppi in tema di circolazione è importante, ma per evitare qualsiasi disguido non dimentichiamoci di mettere in valigia la nostra polizza viaggio: un sostegno in più per tutelare le vacanze e il proprio meritato riposo.

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