Che la plastica abbia ormai contaminato l’intera superficie terreste e che il suo inquinamento sia divenuto un’emergenza globale non è una novità.
Ma i risultati di uno studio sulle microplastiche dell’Università di Newcastle e commissionato dal Wwf fanno riflettere: ogni settimana l’uomo ingerisce fino a 2000 minuscoli frammenti di plastica, corrispondenti a 5 grammi ed equivalenti al peso di un’intera carta di credito.
Plastica: come la ingeriamo?
La maggior parte di queste particelle provengono dall’acqua che beviamo sia dal rubinetto che dalle bottiglie, con delle variazioni territoriali: la quantità riscontrata nell’acqua degli Stati Uniti e India è infatti circa il doppio di quella di Europa e Indonesia. Inoltre, tra gli alimenti con i più alti livelli di microplastica registrata troviamo anche frutti di mare, birra e sale.
Ma possono arrivare a noi da ovunque, come dai cosmetici, dai mobili o dalle microfibre artificiali dei tessuti e vestiti sintetici.
Con oltre 8 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono nei nostri mari e oceani, non c’è da stupirsi: ma quali effetti potrebbero avere sulla nostra salute? Per capirlo saranno necessarie ulteriori ricerche, ma nel frattempo urge un’azione globale dei governi e l’impegno di tutti verso una scelta sostenibile.
Come? Riducendo l’uso quotidiano che ognuno di noi fa della plastica e iniziando con questi 5 trucchi!